giovedì 31 gennaio 2008

La conferenza stampa dei White Lions

Il resoconto della conferenza stampa indetta ieri pomeriggio dai White Lions in merito alle recenti diffide che hanno colpito alcuni ragazzi della Curva:

A poco più di un mese di distanza dai provvedimenti amministrativi, meglio conosciuti come diffide, che sono stati emessi nei confronti di sei tifosi della Pro Vercelli appartenenti al gruppo White Lions, i diretti interessati hanno voluto spiegare la loro versione dei fatti e l'attuale rapporto con i giocatori e la squadra. I fatti che vengono contestati risalgono al mese di settembre durante la trasferta per seguire le bianche casacche impegnate sul campo del Varese. Nel corso di una conferenza stampa indetta mercoledì scorso, il portavoce dei White Lions, Alan, ha spiegato che la decisione di impedire a sei ultras di accedere allo stadio per 4 anni risulta, a detta loro, spropositata. «Con questa conferenza stampa non vogliamo giustificarci né pensare che i giornali siano un mezzo per coprirci le spalle - asserisce il portavoce - Vogliamo solamente che attraverso la carta stampata la gente venga a conoscenza di quello che è successo e come ci siamo comportati». I fatti accaduti in prossimità dello stadio varesino sono stati però preceduti dal racconto del tribolato viaggio che i sostenitori bicciolani si sono dovuti sobbarcare per vedere giocare la propria squadra del cuore. Nonostante fossero partiti con il pullman, e quindi con relativo biglietto di accesso all'impianto sportivo nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza, oltre due ore prima dal fischio d'inizio, gli automezzi sono stati fermati dalle forze dell'ordine all'altezza della barriera autostradale di Besnate per ragioni di ordine pubblico. Solo dopo le 14.30, a meno di mezz'ora dall'inizio della partita, i pullman sono stati scortati in direzione dello stadio, passando però sulle colline circostanti per poi imboccare il centro cittadino con tutti i ritardi possibili e immaginabili. In segno di amicizia e di conferma del racconto dei White Lions, alla conferenza stampa era presente anche Marco Veronese, presidente del club "Forza Pro", che per quella trasferta aveva organizzato un altro pullman che viaggiava in coppia con quello degli ultras. «Nonostante la presenza degli ultras del Varese, a partita iniziata, davanti all'ingresso del settore ospiti a noi riservato, una parte delle forze dell'ordine che presidiavano si sono staccate per venirci incontro (l'autista del pullman degli ultras si era anche sentito male costringendo i ragazzi a percorrere un pezzo di strada a piedi per poi riprendere il viaggio con un secondo autista - ndr) - dichiara Alan - Una volta fatti scendere dal pullman c'è stato uno scambio di insulti con gli ultras varesini, dopodiché le forze dell'ordine hanno deciso per una "carica". Non ci siamo difesi, ci siamo presi le nostre manganellate e siamo entrati nello stadio. Questo è quanto successo». Ciò che si domandano i White Lions è perchè in certe città e certi stadi si possono tenere dei comportamenti che in altri impianti non sono consentiti; sono loro stessi a spiegare che allo stadio di Vercelli, già poco dopo le 14, non è possibile rimanere ammassati dinnanzi agli ingressi del "Piola". Il loro pensiero va a certi stadi come ad esempio quello di Roma, di Bergamo, di Catania, in cui succedono scontri di una certa entità e le pene per gli autori dei fatti «non sono proporzionate a quello che avviene», così affermano gli ultras; per quanto riguarda il loro caso, invece, ritengono che sia «avvenuto l'opposto». Ribadendo che in tutti questi anni il loro gruppo ha sempre cercato di portare nuovi giovani allo stadio e di portare un po' di divertimento, i ragazzi della Curva sono comunque intenzionati a vederci chiaro: «Quasi sicuramente faremo un ricorso al Tar, considerando però la spesa legale da affrontare. E a tal proposito pensiamo di organizzare, in una maniera simpatica, una raccolta fondi direttamente allo stadio». Esaurito il discorso diffide, si è poi parlato del rapporto tra gli ultras e la squadra. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata per i White Lions la pesante sconfitta rimediata a Carpenedolo per 4 a 1 che costò l'esonero a mister Torresani. Da tale prestazione i ragazzi si dicono «presi in giro e offesi», aggiungendo altresì che «essendo una tifoseria coerente non ci bastano le vittorie di adesso, i gol, gli applausi, i saluti, bensì pretendiamo delle scuse pubbliche, in particolare per quei giovani che ogni domenica spendono soldi e mettono impegno per seguire la Pro». Permane tra le decisioni prese dagli ultras, come stabilito sin dalla nascita del gruppo, quella di rinunciare a lanciare cori ai singoli giocatori, considerando un bene sempre più raro l'attaccamento sincero di un calciatore alla maglia che indossa. L'auspicio finale dei White Lions è che in seguito a queste diffide non venga a mancare la curva e di conseguenza quel coinvolgimento e divertimento che dovrebbe regnare in ogni stadio.
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Giorgio Morera
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