"Il punto" di Paolo D'Abramo
Anche se un po' in ritardo, per reciproci impegni giornalieri, pubblico "Il punto" di Paolo D'Abramo, presente allo stadio di Pizzighettone domenica scorsa in occasione, ahimé, della prima sconfitta stagionale della Pro Vercelli. Nel frattempo, ricordo che il sondaggio sulle perplessità della mancanza di giocatori in rosa è aperto fino al 31 agosto, proprio in concomitanza con lo scadere dei termini estivi del calciomercato.
torresani pro vercelli antonioni paganoni carlet pinna frau
La Pro stecca la prima ed il cammino è subito in salita. Sconfitto per demeriti propri più che meriti altrui, l’undici di Torresani non ha entusiasmato ma ha saputo creare le occasioni sufficienti per chiudere la partita. E così non è stato. Le colpe sono da ripartire: se è vero che il “Lord” non ha effettuato i cambi quando il Pizzighettone ha inserito uomini veloci e pungenti, i nostri attaccanti dovrebbero cospargersi il capo di cenere e promettere l’immediato riscatto fin a partire da domenica prossima contro la Torres.
In uno stadio che l’anno scorso ha ospitato la C1 ma che di fronte alla tribuna ha la strada dove sfrecciano velocipedi, una sola curva ed i bagnanti a bordo piscina del vicino impianto spettatori non paganti, la Pro ha segnato, ha vagamente subito la reazione degli uomini di Zanoncelli e poi ha sciupato (tanto, anzi tantissimo).
Cosa manca oggi a questa squadra: in primis la condizioni fisica, tranne qualche eccezione, per esempio il magico Antonioni. In secundis, due esterni di difesa che si possano definire tali e che non possono essere surrogati da un centrale grintoso e volitivo, un uomo da Pro, però imprestato alla fascia e quindi necessariamente adattato ad un ruolo non propriamente suo ed un giovane ex Inter con il quale probabilmente mai - lui titolare – arriveremo in C1, a meno di prodigiosi miglioramenti, su cui abbiamo lievi perplessità. Sarò felice di essere smentito con le prestazioni sul campo. Peraltro, non si può neppure pretendere che il ragazzo canti e porti la croce con le sgroppate sulla fascia ed i rientri a coprire le falle dietro.
La condizione fisica arriverà, gli esterni, stando alle parole di Paganoni, no almeno per ora, ma la speranza resta, prima che sia troppo tardi. Per intanto domenica siamo in attesa di un pronto riscatto, contro un SassariTorres vittoriosa all’esordio contro il Lumezzane. Guidata da mister Luciano Foschi, la squadra isolana ha discrete ambizioni. Ci sono due ex, uno recente - Lizzori – ed uno che alcuni ricorderanno, se non sbaglio, per la fiammante spider e per un buon senso del goal, messo a frutto soprattutto nelle stagioni successive: Alan Carlet. Per il resto, diversi giocatori dell’isola, anche d’esperienza, come per esempio Pinna e Frau, ed un centrocampista il cui cognome ricorderà qualcosa ai tifosi almeno trentacinquenni, Ottonello.
provercelli sito pro vercelli foto giorgio morera serie C2/Atorresani pro vercelli antonioni paganoni carlet pinna frau
La Pro stecca la prima ed il cammino è subito in salita. Sconfitto per demeriti propri più che meriti altrui, l’undici di Torresani non ha entusiasmato ma ha saputo creare le occasioni sufficienti per chiudere la partita. E così non è stato. Le colpe sono da ripartire: se è vero che il “Lord” non ha effettuato i cambi quando il Pizzighettone ha inserito uomini veloci e pungenti, i nostri attaccanti dovrebbero cospargersi il capo di cenere e promettere l’immediato riscatto fin a partire da domenica prossima contro la Torres.
In uno stadio che l’anno scorso ha ospitato la C1 ma che di fronte alla tribuna ha la strada dove sfrecciano velocipedi, una sola curva ed i bagnanti a bordo piscina del vicino impianto spettatori non paganti, la Pro ha segnato, ha vagamente subito la reazione degli uomini di Zanoncelli e poi ha sciupato (tanto, anzi tantissimo).
Cosa manca oggi a questa squadra: in primis la condizioni fisica, tranne qualche eccezione, per esempio il magico Antonioni. In secundis, due esterni di difesa che si possano definire tali e che non possono essere surrogati da un centrale grintoso e volitivo, un uomo da Pro, però imprestato alla fascia e quindi necessariamente adattato ad un ruolo non propriamente suo ed un giovane ex Inter con il quale probabilmente mai - lui titolare – arriveremo in C1, a meno di prodigiosi miglioramenti, su cui abbiamo lievi perplessità. Sarò felice di essere smentito con le prestazioni sul campo. Peraltro, non si può neppure pretendere che il ragazzo canti e porti la croce con le sgroppate sulla fascia ed i rientri a coprire le falle dietro.
La condizione fisica arriverà, gli esterni, stando alle parole di Paganoni, no almeno per ora, ma la speranza resta, prima che sia troppo tardi. Per intanto domenica siamo in attesa di un pronto riscatto, contro un SassariTorres vittoriosa all’esordio contro il Lumezzane. Guidata da mister Luciano Foschi, la squadra isolana ha discrete ambizioni. Ci sono due ex, uno recente - Lizzori – ed uno che alcuni ricorderanno, se non sbaglio, per la fiammante spider e per un buon senso del goal, messo a frutto soprattutto nelle stagioni successive: Alan Carlet. Per il resto, diversi giocatori dell’isola, anche d’esperienza, come per esempio Pinna e Frau, ed un centrocampista il cui cognome ricorderà qualcosa ai tifosi almeno trentacinquenni, Ottonello.
Paolo D'Abramo
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