mercoledì 13 giugno 2007

"Il punto" di Paolo D'Abramo

Debutta da oggi sul portale un'altro spazio dedicato alla Pro Vercelli. La rubrica, che avrà cadenza periodica senza date fisse, è denominata "Il punto" e la finalità è proprio quella di focalizzare l'attenzione sulle problematiche e le varie situazioni che vedono impegnate e coinvolte le Bianche Casacche. Curatore della rubrica sarà Paolo D'Abramo, giornalista pubblicista, segue la Pro - più che altro come tifoso - da qualche anno ( poco meno di quaranta) e conta di farlo ancora per almeno altrettanti anni con la consueta distaccata imparzialità che agli amici ricorda il lieve, quasi impercettibile, affetto di Nick Hornby per l'Arsenal, le cronache televisive di Giampiero Galeazzi sulle vogate finali dei fratelli Abbagnale o il racconto in diretta di Tiziano Crudeli d'un presunto fallo su Pippo Inzaghi.


Ancora qualche giorno e poi sapremo come sarà la Pro versione 2007/2008. Non ancora sciolto il nodo dell’allenatore (Motta, Torresani, mister X), è del tutto inutile fare ipotesi sull’ossatura della squadra ed i componenti della rosa che disputerà il prossimo campionato di C2. La scelta della panchina condizionerà le decisioni sugli acquisti mentre ad oggi possiamo prevedere che saranno molte le partenze che si aggiungeranno a quelle già compiute per fine prestito. Dopo l’annata conclusasi con una salvezza di poco anticipata rispetto all’ultimo turno e con l’obiettivo minimo dei play-off fallito, il terzo anno della presidenza Paganoni (e forse l’ultimo del presidente chivassese, se non si raggiungerà la promozione) partirà in ogni caso con buone aspettative, una società economicamente solida ed uno zoccolo duro d’irriducibili tifosi che potrà crescere nel numero e negli entusiasmi se - e solo se - le speranze della vigilia troveranno conferma fin da subito con una partenza sprint ed una gioco piacevole, unici ingredienti per infiammare la delusa ed esigente piazza vercellese.
Ambiente difficile Vercelli, per il calcio (e non solo), appesantita da troppi anni di limbo e di sofferenze, capace di esaltarsi per una squadra sanguigna ed allenatori preparati e passionali (alla Lino Nobili, Caligaris e, senz’altro, Fabrizio Viassi), critica verso i supertecnici freddi e poco inclini alle sintonie con la gente: è normale che sia così, almeno da queste parti. Insomma un allenatore che dimostri amore (vero, finto, anche solo temporaneo) verso la maglia bianca e la società, al pari di giocatori grintosi e determinati (e tutti, non solo alcuni). Senza voler fare pistolotti pseudo-moralisti, ci farebbe piacere che l’allenatore della prossima stagione avesse deciso Pro Vercelli come prima scelta, indipendentemente dalla chimere di serie superiore e che trovasse – costantemente – una società dove possa esistere - in virtù dei progetti ambiziosi- assoluta chiarezza sui ruoli e sulle competenze, con un’immagine vincente, una comunicazione del tutto efficiente, professionistica, sempre. Questo è quel che ci auguriamo per partire al meglio.
Alla fine, ancora un cenno su qualche minuzia burocratico-sportiva, nel senso che attendiamo comunicazioni sull’ufficializzazione dell’iscrizione al prossimo campionato e sulla convenzione della società con il Comune per l’uso e la gestione del Robbiano, pare che tutto si sia risolto al meglio, vedremo i dettagli.

Paolo D'Abramo

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